Dopo due anni complicati, in cui anche gli investimenti adv sono calati come diretta conseguenza del calo delle vendite e dei ricavi nel mercato automobilistico, si intravedono i primi segnali di ripresa per quanto riguarda la pubblicità automotive: la spesa è cresciuta di oltre l’11% nel 2022 rispetto all’anno precedente, quando era già stato segnato a un +10% rispetto al 2021, tornando a livelli simili a quelli prepandemici. Quali tendenze segneranno gli investimenti pubblicitari di case automobilistiche, concessionarie, autosaloni però e quali saranno soprattutto i modi migliori per fare pubblicità nell’automotive quest’anno considerato che la priorità sarà per i più massimizzare il ritorno sulla spesa?
Pubblicità nell’automotive: cosa funzionerà di più quest’anno
Nonostante l’aura un po’ vintage, uno dei canali migliori su cui investire per la pubblicità automotive rimane ancora quello delle riviste di settore e dei periodici specializzati nelle quattro ruote. Per gli appassionati della materia continuano a essere un punto di riferimento, infatti, quando si tratta di formulare le proprie preferenze d’acquisto, confrontare modelli di recente uscita o caratteristiche tecniche dei best seller del momento nelle varie categorie automobilistiche e via di questo passo.
Certo si tratta di azioni – confrontare prestazioni, equipaggiamento dei vari modelli, eccetera – che una fetta sempre più consistente di consumatori compie anche online, su siti tematici e portali specializzati. Una buona strategia pubblicitaria nell’automotive non può mancare, così, ormai della voce digital advertising. È una voce che raccoglie, in realtà, investimenti anche molto diversi tra di loro: dalla pubblicità sui motori di ricerca alla pubblicità sui social network, passando per le campagne banner. Se è vero come molti studi hanno provato che gli annunci pubblicitari hanno più probabilità di riuscire se inseriti anche online in un contesto coerente, però, tra i migliori modi per iniziare fare pubblicità digitale nell’automotive non può che esserci cercare un sito per campagne di native advertising affidabile.
La particolare natura del prodotto rende efficaci tutte quelle forme pubblicitarie che permettono di anticipare l’esperienza di consumo e, cioè, essenzialmente l’esperienza di guida. È anche per questo che case automobilistiche e altre realtà simili sono state tra le prime a sperimentare con la pubblicità nel metaverso. Se budget limitati a disposizione non permettono investimenti per molti versi a rischio come l’ultimo, meglio optare per più tradizionali installazioni out-of-home e corner temporanei dove chi vuole può provare l’automobile o alcune sue funzioni: fiere, eventi musicali, manifestazioni sportive sono la cornice ideale dove poterli organizzare.
Più in generale le sponsorizzazioni di eventi sono un canale ottimo per le campagne di branding nel settore automotive tanto più che si prevedono quest’anno, il primo senza restrizioni anticontagio, volumi di affluenza consistenti per le manifestazioni pubbliche di più richiamo: più persone esposte al proprio messaggio di brand vuol dire, semplificando all’estremo, più probabilità che lo stesso vada a segno.
Per ragioni simili i buyer del settore automotive non dovrebbero dimenticare neanche radio e televisione, specie quando danno copertura a eventi molto attesi del settore (Gran Premio, eccetera): anche pochi passaggi in occasioni come queste possono garantire forte risonanza al proprio brand.