Durante la realizzazione impianti idraulici devono essere tenuti in considerazione molti aspetti. Oggi vi spiego come funziona, con un occhio di riguardo per il sistema di smaltimento.
L’impianto idraulico ha lo scopo di distribuire acqua calda e fredda nelle abitazioni. E dopo di raccogliere quella usata e smaltirla. Tutto inizia dal trattamento delle acque, dove vengono per esempio rimossi i sali incrostanti che rendono l’acqua dura. Dopo si passa alla rete di distribuzione, cioè l’acquedotto. L’acqua parte da qui e viene distribuita e controllata dal contatore installato dal gestore di fornitura. Se nella rete primaria la pressione è tra i 5 e i 6 bar per garantire che l’acqua arriva anche nei piani più alti, nel fabbricato è di 3 bar, altrimenti le tubature potrebbero rompersi.
Le tubature possono essere costruiti con diversi materiali: acciaio zincato, rame, multistrato e plastica. Quest’ultimo è considerato il migliore perché di lunga durata, sicuro, igienico e resistente. Tutte le tubature sono sempre rivestite con materiali isolanti per proteggere la tubatura dalla corrosione.
La produzione dell’acqua calda, importantissima, può essere istantanea oppure da accumulo. Avviene comunque a livello della caldaia, dello scaldabagno a pompa di calore o dal solare termico. Vi è poi la rete di riciclo per mantenere la temperatura costante nelle tubazioni.
L’acqua poi dovrà essere scaricata nelle apposite reti. C’è quella per l’acqua nera (proveniente dal WC), per le acque saponose bianche (che contengono i detersivi), per le acque grasse (quelle della cucina) e delle acque di rifiuti speciali.
Qual è il sistema di smaltimento delle acque di scarico?
Esistono tre tipologie di sistemi di smaltimento delle acque di scarico. La più comune è lo smaltimento in fogna, troviamo poi quello per dispersione e infine quello con i pozzi neri.
Smaltimento in fogna: la rete fognaria pubblica è di due tipi, cioè statica o dinamica. In quella statica vengono smaltite le acque del WC per esempio, all’interno di una fossa settica. Le acque saponose invece passano dal pozzetto di decantazione e quelle della cucina dal pozzetto degrassatore. Il tipo dinamico è per gli scarichi che confluiscono tutti in un depuratore.
Smaltimento per dispersione: non sempre è possibile un allaccio alla rete fognaria pubblica, ecco che le acque sono depurate in delle fosse settiche installate per poi essere disperse nel sottosuolo.
Smaltimento con pozzi neri: sono delle vasche che vanno sottoposte a svuotamento periodico. Vengono installati dove non esiste la fognatura pubblica e non può essere installata una fossa settica. per via di una superficie insufficiente o di tipo argilloso. Queste vasche sono in cemento armato e vanno svuotate periodicamente.
Da cosa è composta la rete di scarico
Entriamo nel dettaglio e concludiamo qui l’articolo. La rete di scarico è composta da:
Sifone: consente la chiusura idraulica e impedisce che il cattivo odore risalga.
Diramazione: quelli che collegano i sifoni del sanitario alla colonna di scarico.
Colonna di scarico: sono le linee verticali che collegano la diramazione al colletore.
Collettore: si raccolgono qui le acque di scarico e vengono poi convogliate nel sistema di smaltimento.
Pozzetto d’ispezione: è presente dove vi sono confluenze o cambi di direzione. Qui si può controllare la tubazione e procedere così allo sblocco.
Rete di ventilazione: il liquido scende verso il basso e questo porta alla formazione di una depressione, la quale deve essere risolta grazie al risucchio d’aria che proviene dalla ventilazione.