C’è sempre meno desiderio di vedersi e più di scriversi. Che cos’è successo in questi ultimi anni? Com’è cambiato il rapporto di coppia? Dal sexting all’uso di sex toys, come il fleshlight e il dildo grande, la rivoluzione attuale è davvero partita da internet? E quanto ha influito la Pandemia di Covid-19? Le domande sono tante, è vero, ma è altresì assodato che, quando si parla di dinamiche di coppia, tutto ormai è cambiato in modo inevitabile.
La fenomenologia del sexting è una delle più complesse da approfondire. In poche parole, si inviano e si ricevono dei messaggi molto espliciti, che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Si tendono a utilizzare ovviamente tutti i principali dispositivi tecnologici, come il computer, il telefono o il tablet. Ne consegue che è la tecnologia il “mezzo” che mette in contatto le due persone che vogliono lasciarsi andare in modo diverso dal solito.
Una fenomenologia che è nata con internet?
Se torniamo indietro nel tempo, scopriamo che questa pratica era molto diversa: le lettere che si inviavano erano perlopiù d’amore. Certo, è anche sbagliato pensare che magari non si scrivesse qualcosa in più, ma effettivamente internet ha avuto un peso sull’incremento di tradimenti online e di messaggi espliciti. La dimensione affettiva personale è cambiata, è diventata molto più libera, non ci sono i freni di una volta e si sta cercando di abbattere numerosi tabù.
È anche vero che, se andiamo ad approfondire la tecnologia, scopriamo che il sexting in una coppia non è affatto il male. Anzi, può essere un modo utile per rafforzare e favorire la comunicazione, per essere molto più connessi e per riuscire ad aumentare il benessere sessuale. Il motivo è semplice, perché nulla stimola di più della fantasia, soprattutto in un contesto più particolare, in cui si apre la porta alla complicità e si cerca di abbattere la distanza. Infine, durante la quarantena conseguente alla Pandemia di Covid-19, per prevenire il contagio, il sexting è stato un grande protagonista delle coppie rimaste a distanza.
Sexters, chi sono davvero?
Viviamo in un’epoca in cui diamo sempre un nome ai fenomeni e alle persone che fanno parte di un dato fenomeno: i sexters sono coloro che praticano il sexting. Ma chi sono? Li conosciamo davvero? In realtà un po’ tutti almeno una volta nella vita abbiamo mandato un messaggio particolare. Non è nulla di così impensabile, soprattutto in un’epoca in cui abbiamo la fotocamera a portata di un clic e sulla tastiera le dita corrono veloci.
Sostanzialmente, però, la figura psicologica del sexters non è così distante dalla realtà: si fa perché si vuole entrare in confidenza con il partner, anche occasionale. Alcuni lo fanno ancor prima di incontrarsi e di vedersi, in modo tale da sciogliersi e da non trovarsi in imbarazzo successivamente.
C’è chi ovviamente trova questa pratica super divertente e intrigante e dunque non vuole rinunciare a trascorrere un po’ di tempo in intimità con qualcuno. Più si fa sexting, più diventa naturale, dunque potrebbe essere al centro del processo relazionale anche in futuro e non solo agli inizi di una conoscenza o di una frequentazione.
Ci sono dei rischi da valutare? Sì, ma anche dei vantaggi
Esprimere il nostro lato più intimo non è mai stato facile, soprattutto perché la società ha spesso represso determinati comportamenti. Che cosa ne è conseguito? Un aumento della voglia di essere liberi, di non chiudersi in una relazione, di aprirsi al nuovo e di sperimentare. E non c’è nulla di sbagliato, perché alla fine bisogna ricordare che l’istinto è primordiale.
Va considerato anche un altro aspetto psicologico: è possibile aumentare la propria autostima mediante questa pratica, che rende più sicuri di sé. Non è così scontato, in particolare perché ci sono molte persone che tendono a frenarsi. Le percentuali del sexting sono enormi in tutto il mondo, non solo in Italia. Dopo aver approfondito i vantaggi, ci sono dei rischi da sapere in anticipo?
Dipende, diciamo che bisogna considerare un’eventuale perdita di controllo, soprattutto dopo aver inviato delle foto, dei video o dei messaggi espliciti. Per questo motivo, è importante fare sexting con chi ci fidiamo ciecamente, perché potrebbe scatenarsi la “sindrome da trofeo” secondo la psicologia. Che cos’è? La possibilità che tali contenuti possano essere effettivamente mostrati a terzi.